L’importante è leggere!

che provocazione….

Più leggi e più sai, più leggi e più impari ad osservare, scrivere, parlare, raccontare, descrivere, più leggi e più conosci il mondo, più leggi e più sei sveglio, più leggi e più sei autonomo, più leggi e più scopri il mondo delle emozioni.

Più leggi… e se non puoi leggere? Se non riconosci i simboli? se non non puoi tenere fermi i simboli sul piano? se il piano continua a fluttuare nello spazio e nel tempo? se continuano a crearsi abbagli e macchie sul piano? se non capisci quello che leggi? se è terribilmente noioso quello che leggi e ti estranei?

E’ molto impegnativo lavorare su tutti i fronti per riuscire a leggere senza fare più così tanta fatica. Trovare soluzioni per individuare tempo, spazio, piano e posizione per ogni simbolo, ricordarsi di dare un suono diverso allo stesso simbolo quando è fermo in una certa posizione, escogitare sistemi per ridurre gli abbagli e le macchie, farsi piacere quello che non ci interessa affatto leggere, è tutto come un lungo percorso in salita. Chi, scegliendo di fare una passeggiata, impara a camminare prendendo sempre il percorso più arduo? quello pieno di buche, con ripide salite e discese, con i sasolini che ti fanno scivolare?

Non mettere il tuo bambino in condizione di rinunciare a camminare perchè le strade proposte sono troppo difficili. Se lui si ferma, e lo lasci lì, non vedrà nulla che gli permetterà di voler fare la strada in qualche modo, non imparerà a riconoscere in anticipo gli ostacoli.

Quante volte hai portato tuo figlio in braccio/fascia/marsupio lungo la strada prima che potesse camminare per mano affianco a te? Quante volte ti ha accompagnato in bicicletta sul seggiolino prima di poter percorrere con la sua bici la strada? Era passivo? No, ha goduto a lungo del tuo portare, della sicurezza che gli hai dato e poi della tua mano che lo sorreggeva al bisogno, ed infine del tuo sguardo come porto sicuro dove tornare a fine avventura. E se le gambe non gli permettevano di andare non hai trovato delle soluzioni per cui potesse comunque muoversi?

Leggere è la stessa cosa!

Leggi per tuo figlio, tanto, tantissimo, sin da piccolo. Non c’è un momento giusto per cominciare, fallo e basta. Leggi per il più grande con il piccolo affianco. Mostra i libri pieni di vita, colori e disegni. Interpreta e dai il tono alle frasi. Sii per lui la bicicletta che lo porta per la strada liscia ma anche piena di buche, in pianura ed in collina, con il sole, la pioggia, l’aria che gli sfreccia attorno. Fallo innamorare delle storie che gli leggi, sceglile con cura, senza spaventarlo, senza educarlo, senza annoiarlo.

Nati per leggere è un progetto nato nel 1999 che ha l’obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni.

Non ti fermare. Continua a leggere per lui anche dopo i 6 anni,  fino a quando lo gradirà. Non c’è limite di età al piacere di ascoltare.

Puoi scegliere i libri per bambini piccoli anche con la logica di aiutare a leggere prima di leggere. Bello il libro di Nicoletta Galvan e Giuliana Andreatta “Leggere prima di leggere. Linee guida per una didattica della letto-scrittura” Libri liberi. Ad esempio “A sbagliare le storie” di Gianni Rodari, Emme edizioni, anche se le illustrazioni di Alessandro Sanna possono creare qualche confusione e bisogno di interpretazione, è un libro che diverte tantissimo i bambini che presto riconoscono nel testo la parola ROSSO.