Le domande sono 21,  un DSA, in base alle sue difficoltà, poteva sbagliarle quasi tutte pur avendo ascoltato attentamente l’insegnante, avendo fatto esercizio durante l’anno, avendo studiato. Era una test per rilevare la presenza di DSA in classe?

Vengono dati agli insegnanti di scuola elementare gli strumenti per sostenere in pratica gli alunni che non hanno ancora raggiunto la consapevolezza dello spazio, delle dimensioni, della visione in bianco e nero delle foto, delle rotazioni, delle sequenze, del passare del tempo? Non parlo di sistemi compensativi o dispensativi, parlo di idee pratiche per aiutare i bambini a fare le cose lo stesso imparando tramite esperienze tridimensionali (queste facilitano la comprensione e la memorizzazione) No? E allora come si fa a pretendere che in seconda elementare possano rispondere tutti ai test invalsi?

Potete visionare il testo della prova invalsi di matematica dal sito di Comitato scuola pubblica che ha reso pubblica, prima della stessa Invalsi, la pubblicazione “clandestina” di un fascicolo 3, per vedere un pdf migliore la versione originale del fascicolo 1 (pubblicato il 28 maggio) la griglia di correzione direttamente dal sito dell’Invalsi. Ricordate che i fascicoli somministrati erano 5, identici per tipo di domande ma poste in ordine diverso.

Qui sotto le domande sono poste come nel fascicolo 3, tra parentesi il numero corrispondente del fascicolo 1.

D1 (D1) conta le stelle fattibile

D2 (D7) completa il disegno per formare un quadrato fattibile, anche perchè c’erano varie possibilità di risposta

D3 (D14) prendere la pallina dal sacchetto anche questa era fattibile, anche se la parola “facile” non ha senso

D4 (D4) figurine nell’album abbastanza fattibile, anche se alcuni DIS potrebbero mettersi a fare strani ragionamenti non richiesti sulle 15 figurine sparse per l’album

D5 (D5) il grafico degli sport questa non è un’immagine a cui sono abituati i bambini di seconda. Un DSA, ma penso anche gli altri, poteva confondersi perchè le tacche per il numero di bambini vanno di due in due. La domanda A era più visibile, la B traeva in confusione e i bambini che potevano rispondere 6-8, invece che 7, la C, per conseguenza della B, non aveva risposta. Scommetto che il prossimo anno le maestre di seconda tormenteranno i piccoli con istogrammi di ogni tipo.

D6 (D6) il gioco dell’oca non è un semplice lavoro di addizione e sottrazione. Se il bambino non ha mai giocato al gioco dell’oca, o ad altri giochi di percorso, può sbagliarsi e contare anche la casella da cui parte, o peggio, può proprio non capire cosa l’esercizio gli chiede di fare. E’ vero che a scuola hanno lavorato sulle mappe, ma non è una mappa che si sono trovati davanti. Quindi altre tre possibili risposte sbagliate.

D7 (D8) quanto è alta Francesca è il quesito che ha fatto infuriare tutti. Un metro posizionato al contrario per vedere se un bambino di 7 anni immagina di dover fare una sottrazione è perverso. C’è chi avanza l’ipotesi che il trabocchetto non fosse rivolto ai bambini ma agli insegnanti, se fosse così sarebbe altrettanto perverso. I DSA, e pure tutti gli altri, hanno risposto 40 cm. Hanno dato la risposta corretta in base alle loro esperienze, peccato che l’invalsi intendesse 110 cm. Considerando che nessuno di loro ha affrontato a scuola le misurazioni nel dettaglio (m, kg e l si fanno in quarta), che stanno ancora lavorando sul concetto di orientamento della retta (ma anche questo è un discorso che viene approfondito da più grandi), il valore 40 cm o il valore 110 cm non hanno alcun senso pratico. Ci sono bambini che a sette anni non ricordano il giorno del loro compleanno, come possono ricordarsi quanto sono alti? Quando gli raccontano della loro nascita dicono se erano grossi, magri, capelluti, con gli occhi aperti, se avevano strillato, non dicono quanto erano lunghi. Noi adulti sappiamo che un neonato nato a termine di solito è già sui 50 cm, quindi non esiste che un bambino delle elementari possa essere alto 40 cm. Quanti bambini di 7 anni hanno giocato a misurare i mobili di casa con un metro da sarta di quelli morbidi? forse solo così, girandoselo tra le mani dal lato bianco a quello giallo, potevano intuire che le misure si possono prendere da diverse posizioni nello spazio. D’altra parte si cresce dal basso, il pediatra ti misura dal basso… Al termine delle prove gli insegnanti si sono precipitati a spiegare ai bambini il trucco. E’ triste che un insegnante debba informare bambini di 7 anni che nelle prove invalsi ci sono dei trucchi per vedere se già alla loro età la popolazione e scaltra e si aspetta la fregatura.

D8 (D2) precedente e successivo alcuni DSA non hanno ancora concezione a 7 anni di cosa si intende per precedente e successivo, ma la maggior parte dei bambini ha fatto talmente tanti esercizi durante l’anno scolastico che anche chi non sa può aver risposto correttamente.

D9 (D10) la costruzione di Carlo e Luisa un DSA con problemi di orientamento e direzione si poteva confondere

D10 (D9) la linea dei numeri a 7 anni non è ancora chiaro cosa sia una linea dei numeri, soprattutto se alcuni non sono visibili ma sottintesi. Anche la scelta di mettere tra le risposte la coppia 68 e 89 è infelice.

D11 (D14) le palline nella scatola strano ma mettere nelle risposte (la C) che la scatola non fosse trasparente ha fatto perdere tempo ad alcuni alunni che si sono interrogati se questo fosse un dato di cui tenere conto

D12 (D12) il numero pensato era fattibile

D13 (D13) inserire i nomi sul tabellone era fattibile in base a quanto hanno sperimentato in classe

D14 (D11) i posti dei viaggiatori questo quesito mi diverte un sacco, è uno di quelli in cui il DSA pignolo può stare ore e può dimostrare che le risposte A, B e C sono tutte e tre sbagliate 😀  A quelli delle Invalsi non hanno spiegato che il pulmino non si muove da solo? che l’autista viaggia pure lui? Provate ad affittare un mezzo di trasporto e vedrete se non vi calcolano anche quel sedile 😀 Tornando ai bambini li avete osservati bene i pulmini scolastici? siete sicuri che ci sia una così chiara divisione dei posti a sedere? tutti i bambini di sette anni salgono spesso sui pulmini, prendono gli autobus ecc. ecc.? Non si poteva dare per scontato che calcolassero i due posti vuoti… e comunque c’è sempre la questione del sedile dell’autista.

D15 (D20) i soldi questo tipo di quesiti mi fanno arrabbiare, son contraria a priori al fatto di mettere nei test esempi di acquisto, come trovo ingiusto, una volta che sono più grandi, fare esempi su acquisti a rate. Non mi piace questo modo consumistico di vedere il mondo. Tornando ai numeri invece questo test, proposto in b/n, confonde quei DSA che non hanno una buona percezione delle immagini di fondo. Se il test fosse stato a colori era diverso, il bambino in difficoltà avrebbe notato che la risposta B riportava due tipi di moneta differenti, a quel punto avrebbe osservato meglio e si sarebbe accorto, ed invece in b/n ha visto 12 monete da 1 euro. I genitori di DSA che non hanno questo tipo di difficoltà forse si stanno chiedendo come sia possibile scambiare una moneta da 1 euro con quella da 2, il fatto è che in una cattiva immagine in b/n il numero 1 e il numero 2 grigi su fondo grigio non risaltano all’occhio a meno che a priori il bambino non sappia di dover soffermare la vista in cerca di dettagli di questo tipo.

D16 (D16) completa le frasi fattibile, anche per esclusione, ma strano che la d ti porti a pensare che sia 2 la risposta giusta, è una questione di ritmo tra le domande, quindi non c’è cascato chi ha mantenuto la concentrazione.

D17 (D17) foglie colorate questo era un quesito perditempo… il fatto di aver rappresentato 4 foglie invece che 2 non ha fatto intendere ai bambini che la sequenza era pari-dispari, così scommetto che la maggior parte di loro hanno usato le dita, e mentre era facile sapere di che colore fosse la foglia numero 6 non è detto che non si siano persi per la diciannovesima 🙂 

D18 (D18) la ruota i DSA compensati, quelli che non riuscivano a leggere per problemi di direzionalità, e che a forza di esercizi leggono lo stesso, potevano rispondere correttamente a tutte le domande, ma i DSA non compensati si sono persi ruotando la ruota

D19 lo specchio (D3) come per D18, dipende da quanto esercizio di gioco ed osservazione è stato fatto, lo specchio è un elemento di gioco importante per aiutare i bambini, in difficoltà con la lettura e la scrittura, a riconoscere le lettere in qualsiasi posizione si trovino nello spazio. Questo quesito mi fa pensare che non venga testata la capacità del bambino, nè cosa viene insegnato in classe, ma la capacità dell’insegnante comune di riconoscere i DSA prima della certificazione e adoperarsi con sistemi tridimensionali per compensare le difficoltà di alcuni studenti. Così magari scopriamo che alcuni insegnanti sanno cosa fare anche senza fare corsi speciali e si può tagliare sui costi della formazione… oppure si possono proporre libri e corsi appositi da pagare di tasca propria.

D20 (D15) aggiungere se non sono arrivati distrutti a questo punto era fattibile, se sono arrivati stanchi hanno invertito la parola due con la parola sette… di nuovo questo è un errore che commettono i DSA, non gli ignoranti. La risposta C non è un caso… invertire non è ignoranza.

D21 (D21) il cartoncino ritagliato c’è un buco e va riempito con 3 forme possibili… voi le vedete differenti, lo so, ma un bambino con difficoltà di percezione dello spazio, se non può toccare, giocare ed esercitarsi con forme fisiche, sulla carta non da per scontato che siano tanto differenti tra loro. Il quesito non chiede di dare un nome alle figure geometriche, a quel punto probabilmente tutti avrebbero risposto correttamente (le figure geometriche sono nel programma di seconda), vuole che si individui la forma che chiude il buco, e per rendere il gioco più interessante la forma giusta viene ruotata. Il testo non specifica che la forma potesse essere ruotata, il bambino non può chiedere conferma all’insegnante, se non trova il coraggio di ruotare la forma tende a rispondere A, anche se sa che non è precisa al buco. La sicurezza nel rispondere B non è dovuta a ciò che ha imparato a scuola ma a quello che ha potuto mettere in pratica nei suoi giochi. Se non ha mai giocato con le forme geometriche e gli incastri può dare la risposta sbagliata.

Finito il test… ora facciamo la lista della spesa per la classe I che l’anno prossimo dovrà sottoporsi al suo turno di Invalsi. La numerazione si intende del fascicolo 3.

1 pacco da 100 bilie di un colore ed un altro di un altro colore, delle ciotoline e delle scatole non trasparenti dove fare i giochi di travaso e contare il numero di pezzi (D1, D3, D5, D11, D12, D17, D20)

fogli a quadretti da 1 cm e cartoncini per esercitarsi sulla dimensione delle forme geometriche (D2, D21)

1 album di figurine e le figurine da attaccare (D4)

legnetti o tubi di plexiglass per creare un istogramma tridimensionale (D5)

il gioco dell’oca, del ludo o altro gioco di percorso (D6)

1 metro per l’altezza, 1 metro da falegname, 1 metro da sarta rigido ed uno morbido (D7, D8, D10)

1 tabella di carta con i primi 100 numeri (D8)

forme geometriche e cubi per costruzioni ed una macchina fotografica per immortalare la visuale da diversi punti di vista (D9, D17)

banconote e soldi di plastica  realistici, come quelli ad esempio che propone la Erickson, se invece li fate in cartoncino devono avere dimensione e colore realistico, anche qualche fotocopia in b/n dei soldi da paragonare a quelli realistici (D15)

cartoncini, colori, un bullone o un fermacampione (D18)

1 specchio (D19)

1 scatola di blocchi logici, giochi ad incastri  (D21)

quest’anno non c’era nei quesiti ma consiglio anche un orologio grande con tutte e 60 le tacche dei minuti.

Buon lavoro!

 

 

 

 

 

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