29 gennaio 2012

TTD 8Camilla

Camilla è discalculica! Mentre i compagni ormai contano avanti e indietro la settimana scorsa è iniziata con lei che al massimo ripeteva la cantilena dei numeri fino a 10, senza cantilena sopra il 3 il buio più totale. Riusciva a fare i compiti a casa e a scuola, ma se si provava a chiederle come si chiamava un numero faceva scena muta, se doveva riconoscere un regolo scena muta, se doveva contare partendo da un numero a caso altra scena muta. Insomma persa in un mondo ancora senza logica ed ordine-disordine.

Ho aspettato di nuovo che chiedesse… non so se vi rendete conto cosa significa per un bambino di sei anni ammettere di avere un problema e chiedere chiaramente aiuto… bè lei non può accettare di metterci di più degi altri e così ha messo da parte l’orgoglio. “Mamma sono l’ultima che non sa contare a scuola… fa qualcosa!” Ed io ho dato la testa al muro, poi mi sono messa a pensare ed il giorno dopo cominciavo a creare sistemi compensativi per aggirare i problemi con soluzioni funzionali e contemporaneamente offrire nuove opportunità di apprendimento per creare nella sua testa idee, concetti e qualche neurone in più.

C’è tantissimo da raccontare sull’esperienza che stiamo vivendo ma ora vorrei fermarmi a riflettere sui colori. Tutto nasce con i bastoncini di plastica colorati e con quelli si conclude la riflessione.

In prima elementare quasi tutte le scuole adottano nel programma di matematica i REGOLI di Cuisenaire.

valigetta con 200 regoli colorati

valigetta con 200 regoli colorati

Cuisenaire era un pedagogista e matematico belga che introdusse i regoli colorati (Cuisenaire rods ) con il libro Les nombres en couleurs (1954), i regoli in realtà sono del 1931 ma solo negli anni ’50 Caleb Gattegno, insigne matematico e piscologo dell’università di Londra, li fece diffondere in tutta Europa e nel mondo.

Non è sbagliato provare a dare un colore ai numeri per ricordarli e vedere meglio le operazioni, ma gli abbinamenti dei colori che Cuisenaire ha dato ai numeri non li ho mai digeriti. Non mi ricordo di aver memorizzato la sequenza colorata ai miei tempi, ho fatto di tutto per non ricordarla durante le scuole elementari di Jo, ne ero molto infastidita, ed ora mi son trovata a doverla imparare per forza per Camilla perchè i sistemi compensativi che sto creando la devono aiutare il più velocemente possibile, e devo rispettare la colorazione dei regoli altrimenti la mando in confusione.

Mentre qualche giorno fa creavo la collana per la sequenza numerica continuavo a lamentarmi “Ma che schifo. Non è giusto… marrone, blea, l’8 è ovviamente blu… come gli è venuto in mente di farlo marrone? Non ha alcun senso…non posso ricordarmelo marrone, mi confonderò sempre con il 9. Ma insomma che razza di matematico poteva scegliere il marrone per l’8? A meno che per lui il marrone…” mumble mumble “Cristian di che colore è l’8?” “Verde ovviamente! che razza di domanda…” :O Affascinante! 3 persone e già 3 colori diversi… ma allora perchè Cuisenaire aveva scelto il marrone? Dovevo verificare e così mi sono messa a tormentare amiche, colleghe, vicini di casa, contatti mail e partecipanti a liste a cui sono iscritta per vedere se il marrone è il colore immaginato più frequentemente per l’8, ed è venuto fuori di tutto, pensieri affascinanti, riflessioni arzigogolate, colorazioni impensabili!

Ho chiesto a mio figlio e per lui l’8 è marrone, non sa perchè.Temo che la prima elementare in Lombardia lo abbia rovinato, invece che aumentare i neuroni glie ne ha bruciati parecchi… per lui è marrone alla Cuisenaire e non si discute altrimenti sai gli urli della maestra dove arrivano se sbagli colore… 🙁 che tristezza imparare per gli urli.

Insomma di che colore è il numero 8?

Ho chiesto alla luce dei mie occhi, a colei che sa tutto. “Camilla di che colore è l’8?” e lei tutta sorridente saggiamente mi ha risposto “Qual’è il colore più bello del mondo?” “Tesoro il colore più bello del mondo non è uno solo, ognuno di noi ha un SUO colore più bello del mondo” “E il tuo qual’è?” “Il mio è blu” “perchè il tuo 8 è blu?” “perchè è il colore dell’immenso mare e dell’immenso cielo. E il tuo 8?” “Il mio è azzurro… ma quando lo disegni ricordati di metterci un pochino di bianco per fare le nuvole”.

Ho scelto l’8 per un motivo preciso. I numeri si possono confondere tra loro (1-4-7, 2-5, 3-6-9-0) ma non l’8, non guarda a sinistra o destra come gli altri numeri, guarda avanti, è simbolico più degli altri, è infinito, si rigenera, non ha nè inizio nè fine. E’ un numero che attira molto l’attenzione e rimane impresso, e alle cose speciali noi diamo significati speciali, emozioni speciali, profumi e colori speciali. Solo una persona mi ha risposto che l’8 è un numero che non apprezza, il più grande dei pari. Alcune persone non vedono colore nei numeri e lo immaginano nero per comodità.

E allora carrellata di sensazioni ed emozioni ognuno ha dato all’8 qualcosa che per lui era speciale: il suo modo di essere, i suoi sogni, le cose che apprezza di più, un gioco, un vestito, un paesaggio, l’immensità.

Grazie a Rita che ha risposto per prima, l’8 è arancione come il suo giovedi… e Rita è realmente una persona che trasmette la vivacità dell’ arancione.

Nero come la palla da biliardo numero 8, come la pista delle macchinine ed è divertente notare dalle risposte che più amiche hanno desiderato la pista ad 8 da bambine. Nero come l’infinito lo hanno scritto in diversi…

ed è incredibile perchè mi hanno risposto anche Bianco come l’infinito 🙂 Bianco è il pupazzo di neve

Quanti verdi di tutte le tonalità per boschi, foglie, prati… e compleanni e panda 🙂 perchè il panda è verde? il panda wwf mi pare sia come tutti gli altri panda.

Tutte le sfumature di blu dal celeste più chiaro al blu oltremare ed anche indaco a rappresentare cielo, mare, aria, canzoni.

Rosso fuoco, rosso scuro perchè sanguigno, per le curve, la sua rotondità e la sua intensità, il velluto

Giallo pieno di luce e di vita, come il sole

C’è stato anche il viola, un pò di rosa e un pò di grigio.

E ancora fantasia… 8 colorato come un tram, come i tempi della musica, scritto nella sabbia, trasparente perchè è luce pura, cielo e terra che si uniscono, dorato e luccicante, sfumato rosa-viola-azzurro, verde foglioline di faggio in aprile…

wow…

in pochi mi hanno risposto marrone… torniamo a Cousenaire… non lo so perchè ha scelto proprio quei colori, ho pensato che anche per lui l’8 fosse qualcosa di importante, ho vagheggiato che fosse marrone come un tronco d’albero o un mattone e che entrambi gli dessero senso di stabilità e sicurezza… poi ho pensato che forse non aveva pensato a nulla, semplicemente aveva una scatola di pastelli a cera con quei colori  man mano colorava un bastoncino di colore diverso.

Proprio perchè i colori ed i numeri sono legati ai nostri sentimenti, il set di regoli che si usa a scuola che aiuta tanti bambini ad apprendere la matematica può risultare un incubo per altri. Anche se ormai ho imparato la sequenza di Cuisenaire tenderò a dimenticarla o a ricordarla con dispendio di energia perchè l’8 per me è blu ed invece dovrò ricordarmi il motivo per cui Cuisenaire lo vedeva marrone.

Come dice una mia collega di volontariato, che ha osservato questo fatto dei numeri colorati molto prima di me, chi vede i numeri colorati è fermamente convinto che il SUO colore è quello giusto, che è ovvio, evidente e che non c’è da discutere, gli altri hanno torto 🙂 Aggiungo che qui al borgo qualche sera fa i presenti a cena hanno discusso animatamente sul colore della scatola dei regoli che avevano a scuola… ed anche quella era assolutamente del LORO colore, senza contare che i produttori sono diversi, che la scatola ogni tot anni si rinnova e in base al decennio è stata gialla, rossa, arancione e verde, ma ci scommetto che qualcuno l’avra avuta anche bianca, marrone o blu 🙂

Prendete un bambino DIS, cocciuto come solo noi sappiamo essere, metterà sicuramente in discussione la sequenza di Cuisenaire perchè sa che ognuno ha la sua sequenza di colori o non attribuisce ai numeri un colore. Potreste litigare per anni con lui sul fatto che non riconosce i regoli (attenzione li riconosce benissimo se si mette a contare la lunghezza ma si rifiuta di riconoscerli in base al colore stabilito da un’altra persona 😀 ), però c’è un sistema facile facile per far si che un DIS accetti i regoli di Cuisenaire… parlarne con la classe 🙂

Facendo osservare ai piccoli studenti che tutti noi abbiamo colori preferiti e colori che meno amiamo, che ognuno potrebbe dipingere i regoli della sua sequenza di colori attribuiti per simpatia ed antipatia (es. giallo acido come il limone dato ad un numero spigoloso, ma anche giallo bello e caldo come il sole dato ad un numero tutto curve) creando però una grande confusione in classe e nessuno ci capirebbe più nulla (come se ognuno inventasse un suo alfabeto), dando ad ogni studente la possibilità di esprimere la sua opinione ed eventualmente confrontando le scelte tra compagni, tutto diventa un bel gioco che forse porta via due o tre ore di tempo ma che ne farà risparmiare tantissime dopo. Dopo tutto questo gioco si fa notare che la cosa più semplice è adottare la sequenza di Cousinaire che lui ha scelto per ricordarsi meglio e non far errori con i suoi studenti, se non altro perchè i regoli di plastica durano di più di quelli di carta, sono tridimensionali e vengono colorati tutti in quella maniera lì. Non so perchè ha scelto quei colori, forse li ha veramente abbinati a caso, ma i bambini ricordano le storie e ascoltano attentamente tutto quello che è interessante, quindi fino a quando non scoprirò, o mi direte, perchè ha scelto proprio quei colori sto creando la mia versione dei fatti e… con Camilla funziona, conoscere la storia le permette di memorizzare.

Ho dei dubbi su alcuni colori. Grazie alle amiche che hanno provato a colmare le lacune sui numeri alti che non mi convincevano, però alcuni ancora non mi convincono.

TTD uovo bianco1

TTD regolo11 è l’uovo BIANCO che ogni giorno mangiava

TTD ciliegie rosse 2TTD regolo22 sono le ciliegie ROSSE che a coppie raccoglieva

TTD piselli nel baccello3 TTD regolo33 è il numero minimo di piselli VERDE CHIARO che trovava nel baccello

TTD mani e piedi4 TTD regolo44 sono gli arti ROSA, mani e piedini dei bambini belgi

TTD stella5TTD regolo55 sono le punte GIALLE della stella europea

TTD serpente6TTD regolo66 è il serpente VERDE arrotolato che ti fissa

TTD falce7 TTD regolo77 è la falce NERA con il manico lungo che suo padre usava per tagliare il grano

TTD palloncinoblu9TTD regolo99… continuo a vederlo come un palloncino BLU… mi hanno detto che assomiglia ad una conchiglia ma entrambe le cose ci convincono poco

TTD arance10TTD regolo1010… ci ha mandato in crisi… ARANCIONE come la mescolanza di rosso2 x giallo5… troppo complesso per dei bambini di prima elementare. Forse erano 10 le arance che comprava con una banconota al mercato… bo?

ed 8? perchè il suo 8 era marrone? TTD regolo8Come ho potuto per tanto tempo non arrivarci?

Era MARRONE la montatura dei suoi occhiali, che gli avevano permesso di studiare, di imparare, diventare insegnante e trasmettere ai suoi studenti il suo sapere… marrone come i suoi occhiali, la cosa più preziosa per un insegnante che non vede abbastanza bene.TTD occhiali8

Spero che Cuisenaire non si stia ribaltando nella tomba, teniamo questa visione poetica fino a quando non scoprirò se aveva altri motivi.

Ammetto che da quando mi sono messa a giocare sulla storia di Cuisenaire trovo i regoli molto più piacevoli e il risentimento se ne è andato.

Da notare che per 3 settimane ho cercato di velocizzare il pensiero di Camilla sul 4 dicendo che 4 sono le ruote dell’auto… niente da fare, mi rispondeva 5, compresa quella di scorta :D. Ora 4 è subito rosa come le manine ed i piedini di un bambino belga.

E mentre Camilla ha realizzato con due soli giochini compensativi molto semplici cosa sono gli AMICI DEL 10 (non memorizzati ma capiti sì) auguro a tutti una buona domenica arcobaleno.