Di cosa abbiamo bisogno?

Vi faccio una confessione… abbiamo bisogno di perfezione. Ricominciare a vivere ispirandosi ad un dado potrebbe fare la differenza? Per me sì.

La sfera è la forma geometrica che per me rappresenta la perfezione della vita,

il modello ideale, lo sguardo declina dolcemente lungo la superficie formata da infinite facce.

Ho cercato questa forma per tanti anni e mi sono preoccupata ad ogni ostacolo di perdere facce su facce. Volevo ricominciare su Toc Toc DISturbo a scrivere e ad inventare, ogni giorno però mi sembrava di perdere parti di quella perfezione e non sentirsi mai completi e pronti per ripartire.

Per tanti anni ho cercato di ottimizzare la vita familiare alla perfezione sempre ispirandomi alla sfera, ed ho atteso, ogni volta che qualcosa ci faceva soffrire, che il tempo ci desse giustizia e ci riportasse alla linea curva, armoniosa, facile da percorrere.

Il tempo è passato e di giustizia ne ho vista ben poca; direi che sono stata ferma un pò troppo in attesa di un ideale che non c’è, la sfera non può che deluderci. Mi sono guardata dentro, mentre mi affannavo a ricostruire limitando le perdite, ed ho capito che bisogna accettarsi e ricominciare dall’imperfezione stabile.

Di cosa abbiamo bisogno veramente?

Di facce grandi ed ampie, solide, su cui poggiare i nostri desideri. Ricominciare a vivere ispirandosi ad un dado! Ho passato quindi tutto il 2019 a rimboccarmi le maniche per cambiare dinamiche familiari.

Ci sono stati momenti veramente duri, tristi ma intensi in cui abbiamo fatto grandi passi avanti, ora ci sono anche momenti spensierati. Ringrazio per tutto quello che ho passato perché è stato di stimolo per un cambiamento radicale. Ridurre e individuare le cose importanti per salvare la mia famiglia è stato veramente difficile ed ha richiesto tantissimo tempo.

Riparto da un cubo, un solido molto stabile.

6 sono le facce di un dado e 6 sono le certezze su cui voglio lavorare per migliorare la vita della mia famiglia. Questi sono stati i nostri sei cambiamenti:

Uno spazio “vitale” dove poter vivere serenamente e senza intromissioni e distrazioni da parte di parenti, affittuari, impiccioni. E’ nato a novembre 2019 il progetto Spatium Vivendi per la creazione di una rete di co-work familiari . Il nostro si chiama Amilcare.

Coming Out. Per essere se stessi, e per lavorare o creare con gli altri, bisogna uscire dall’armadio. Si sta concretizzando in questi giorni la creazione di un canale podcast che racconti le tematiche dei No Binary.

La vita è un gioco. Giocare significa impegnarsi in una attenta osservazione della vita e dei sentimenti che proviamo. Se imparassimo tutto attraverso il gioco e la sperimentazione la maggior parte dei DSA sarebbe serena e felice. Il gioco sarà dal mese di febbraio un appuntamento fisso settimanale su Toc Toc, sia per quanto riguarda la didattica sia i passatempi.

Formazione continua. Conoscere è qualcosa di più importante del frequentare la scuola e prendere voti. Possiamo combattere la società che allontana i giovani dalla scuola e dalla vita, con percorsi formativi alternativi realmente personalizzati, basta agire.

Comunicare ed esserci. I genitori sono responsabili della guida e dell’autonomia dei figli. Siamo genitori disattenti, presenti con il corpo e lontani con la mente, fagocitati dai social e che usano male il web. Ci dimentichiamo il nostro ruolo abbandonando i ragazzi, delegando ed accusando tutti gli altri per la loro solitudine. Abbiamo cominciato ad accettare la violenza come normalità, a non ascoltare e sdrammatizzare, a forzare i ragazzi ad adeguarsi in modelli lontani da loro. Basta girarsi dall’altra parte. Ruberò ancora il tempo di Toc Toc per donarlo a Spatium Vivendi per una serie di incontri a tema a partire dalla Milano Digital Week.

Rete di amicizie, progetti, lavoro. I ragazzi hanno bisogno di stare con i ragazzi, al di fuori delle scuole, per divertirsi e sperimentare, provare nuove emozioni. Non tutti fanno parte di branchi e greggi o ci si trovano bene. La nostra nazione si sta riempiendo di ragazzi che a scuola stanno male e non riescono a socializzare, di ragazzi che si chiudono in camera. Crediamo in un futuro dove i DSA non si debbano adeguare ma possano splendere per le loro capacità. Qui ad Amilcare stiamo creando le basi per valorizzare i giovani DSA, stiamo formando un gruppo artistico e creativo.

Ricominciare a vivere ispirandosi ad un dado… di queste sei facce vi racconterò nei prossimi giorni, una alla volta.

Dopo l’inattività il sito ha bisogno di manutenzione, portate pazienza, un pò per volta lo ripulirò di tutto quello che è impolverato e antiquato.

Francesca