La storia non la capivo. Alle elementari fu un disastro; neanche camminare tra le rovine del Foro romano mi aveva fatto capire chi, dove e quando nel tempo c’erano stati gli antichi romani e come mai si fondessero i loro reperti con le case moderne. Alle medie le cose non andarono meglio fino a quando non mi innamorai dei cavalieri di Carlo Magno. Finalmente cominciai a capire che c’era un prima, un durante e anche un dopo nel tempo e che io ero nel durante. Ci volle ancora un bel pò per capire quanto “prima” fosse esistito prima di me, secoli e secoli di storia. Sul perchè si studia storia ci sono arrivata al liceo e cosa avevo perso studiando male è stata una specie di coltellata in petto, compresa dopo l’esame di maturità.

Ero persa nello spazio e nel tempo, ma alcune cose mi avevano aiutato a capire che i momenti passano e che l’istante sfugge e diventa vecchio. Non sono stati i libri e i professori ad aiutarmi a capire, ma un gioco di legno, un souvenir rubato a mio fratello: una matrioska.

Una piccola matrioska

Una piccola matrioska

La mia era rossa e ci giocavo tantissimo continuando ad aprirla e chiuderla ed inventando storie.

Jonathan comincia solo ora a capire il passare del tempo, peggio di me è perso nello spazio e questo non ha tempo. Camilla non capiva il concetto di discendenza. Chiamava sua nonna “tua nonna” ed io specificavo “sì, mia madre, cioè tua nonna”. Altri 5 anni di elementari senza posizionarsi nel tempo? Non li avrei sopportati e così le ho comprato questa estate la sua piccola matrioska blu ed anche per lei è diventato subito chiaro.

Ma cosa è chiaro? perchè non lo era per Jonathan?

Sui libri di scuola il passare del tempo viene prima rappresentato come una specie di spirale su cui sono posizionati tutti i fatti più importanti dal BigBang in poi, dopo viene tracciata una retta che rappresenta la linea del tempo, e su questa si invita gli studenti a posizionare un periodo storico o un fatto in particolare.

La linea del tempo crea una certa confusione in alcuni DIS. La linea ha senso una volta che si ha consapevolezza della propria fisicità e si è orientati nello spazio. Solo a quel punto posso scegliere come rappresentare il passare degli anni, cosa è prima di me, e dicidere se voglio leggere da sinistra a destra o viceversa o dall’alto verso il basso e viceversa. La linea è sempre quella, eppure sembra solo quel pezzetto, qualunque popolazione si stia affrontando, è anche complicato accettare che sulla stessa linea in Europa o in Africa potesse accadere un fatto mentre contemporaneamente in sud America o in Asia altre popolazioni facevano cose altrettanto grandi e particolari.

I DIS che non riescono a far subito propria la linea del tempo potrebbero trovare più facile comprendere la storia sotto forma di sfera piena.

La cipolla ha gli strati

La cipolla ha gli strati

Quello che è dentro la sfera, come se fosse formata da sottilissimi strati tipo una cipolla, è antico, la superficie che tocco è il momento attuale, l’aria intorno a me è il futuro. Se dovessi andare a cercare un periodo antico dovrei togliere gli strati superficiali, come quando si scava alla ricerca di reperti e più si va in profondità e più c’è la possibilità di trovare materiali di popolazioni antiche.

E’ difficile spiegare la storia andando a ritroso, anche perchè la storia è fatta da uomini che hanno fatto tesoro delle esperienze degli anziani e crescendo hanno portato le loro idee e conquiste. Ad una azione corrispondono delle conseguenze e procedendo all’indietro si perderebbero molti collegamenti logici.

Come spiegare allora ai ragazzi che si parte dal centro della sfera (BigBang) se non possono vederla e toccarla? Se porto l’esempio della cipolla o della sezione di tronco di albero

Il passare degli anni

Il passare degli anni

creo confusione… ho appena detto che la superficie della sfera è il presente ma se lo paragono alla sezione di un tronco la corteccia è la parte più antica, il nuovo in una pianta è al centro.

Possono sembrare scemenze ma un DIS si perde in questo girovagare di sensazioni e teorie.

Qui subentra la matrioska

Una donna dentro una donna

Una donna dentro una donna

Le matrioske sono delle donnine di legno che si infilano una dentro l’altra.

Dalla più grande alla più piccola o viceversa?

Dalla più grande alla più piccola o viceversa?

Siamo abituati a pensare che una donna genera un’altra donna e quindi vi chiedo chi è la nonna, chi la madre e chi la figlia?

La figlia, la madre e la nonna

La figlia, la madre e la nonna

Ma se invece di generare fisicamente cominciassimo a pensare al tesoro che ci viene tramandato da una generazione all’altra forse vedremmo le cose in modo differente. La nonna è la matrioska più piccola, è il tesoro che viene tramandato alla madre che la contiene, la madre a sua volta è tesoro che contiene un tesoro e tutto questo è dentro la figlia. La matrioska grande è la più giovane ed anche la più ricca ( o almeno potrebbe esserlo se ha saputo cogliere gli insegnamenti del passato).

tante matrioske = tante generazioni o periodi storici

tante matrioske = tante generazioni o periodi storici

Giocando con le matrioske è ancora più facile capire cosa è prima e cosa è dopo. Per chiudere la matrioska devo per forza cominciare dalla più piccola e poi proseguire in ordine. I gesti per montare la matrioska assumono una sequenza, e prendere in mano la matrioska più piccola e racchiuderla nella matrioska leggermente più grande diventa il fatto più antico.

Capire il concetto temporale

Capire il concetto temporale

Una volta compreso che c’è un antico, un presente e che si può ipotizzare il futuro, si può tornare alla linea del tempo per posizionare gli avvenimenti storici.

Perchè da sx a dx? Questa direzione della retta la diamo perchè siamo legati al concetto di scrittura da sx a dx… e chi scrive da dx a sx? o dall’alto al basso?

Guardate le piante… Le piante mostrano il passare del tempo crescendo in altezza. anche i ragazzi mostrano il passare del tempo crescendo in altezza. Il basso, le radici, sono la partenza, la parte antica, mentre le fronde sono il presente, la parte giovane.

A casa nostra la storia la studiamo (disegnamo e memorizziamo) dal basso verso l’alto 🙂

Mappa sui Longobardi

Mappa sui Longobardi


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