Ogni DIS può raccontare la sua storia di come ha affrontato le prove Invalsi, ogni storia sarà diversa, questa è quella della nostra famiglia tramite Jonathan.

Premetto che Jonathan ha un QI medio di 127, è disgrafico, disortografico e disprassico, era infastidito dall’ansia di prestazione e dalla certificazione dell’azienda sanitaria per i DSA che si era svolta proprio a maggio, ma in quel momento non c’erano motivi emozionali tali da compromettere i risultati delle sue prove; la tragedia di Camilla è arrivata pochi giorni dopo (ed infatti ha influito molto sulle prove di uscita in cui ha dato il peggio di se) e ancora non si ipotizzava un nuovo trasloco.

Gli esercizi di prova erano stati abbastanza fallimentari e Jo sembrava non aver alcuna intenzione di andare a scuola i giorni delle prove, così alla fine gli ho detto che non poteva non andarci e di non angosciarsi, che come andava andava, ma mi avrebbe fatto piacere che ci provasse seriamente.

E’ andato, gli è stato rifiutato l’uso del dizionario, come immaginavo non ha voluto più tempo degli altri per svolgere la prova, ed ha chiesto alle insegnanti il significato di una sola parola: routine. Le insegnanti erano tutte contente, io perplessa, infatti quando ho letto i due testi, in particolare il secondo “Australia, le tartarughe salvate dai ragazzini”, ho notato diverse parole che Jo non conosceva e che potevano influire negativamente sul risultato.

Jo quindi ha fatto la prova a scuola e quella non si può dimostrare come sia andata, qualche giorno dopo gli ho chiesto di rifare la prova a casa e provare a rispondere come a scuola se si ricordava come aveva fatto (non si ricordava) e così mi sono fatta una prima idea di come aveva affrontato la prova e quale fosse l’esito. Siccome alcuni DIS hanno bisogno di molto tempo per memorizzare o rifettere sulle cose, ho proposto nuovamente la prova a due mesi di distanza, questa volta chiedendo la sua massima collaborazione come esperimento sui DSA, e ricompensandolo per la pazienza accordatami. Ci si potrebbe aspettare che alla terza lettura la prova diventi molto più facile da eseguire, la storia la conosceva già.

E’ stato un disastro anche la terza volta.

Non ha voluto mai rileggere i testi (troppa fatica!!!) e non ha voluto prendersi il tempo per rileggere domande e risposte e verificare possibili errori di distrazione; per lui non esiste una seconda possibilità. La prova me l’ha consegnata dopo circa 25 minuti. Inutili le mie rimostranze a prendersi tutto il tempo concordato.

Se Jo avesse visto un film per il primo testo ed un documentario per il secondo testo avrebbe sbagliato solo la sezione C sulla grammatica, come tutti si aspettavano facesse in quanto disortografico. Per un DIS un testo scritto è come un gomitolo sfatto e pieno di nodi. Guardare i fili che vanno in tutte le direzioni non ti aiuta a raccogliere i dettagli.

Rileggere la riga relativa alla domanda è impossibile, è come se si chiedesse di cercare un determinato nodo nella matassa e poi si chiedesse come toglierlo capendo quale filo tirare e quale lasciare andare, in quale direzione vanno i fili e se il nodo è all’inizio, alla metà o alla fine della matassa.

La maestra di Jo è sempre stata molto soddisfatta delle sua capacità di comprensione del testo e del numero di vocabili che conosce, a suo parere non ci sarebbero stati problemi, ma i testi delle antologie scolastiche sono differenti da quelli utilizzati per le prove Invalsi; sulle antologie scolastiche ci sono le foto, domande al lato, spunti di riflessione, e poi dipende molto da chi legge il testo e come lo interpreta. La prova Invalsi non ha tutto questo.

Questa è la prova e questa la griglia di correzione.

Da notare che font e dimensione del testo e le giustificazioni non facilitano i DIS nella lettura. Leggete le disposizioni per i DSA dislessici ( e gli altri DIS che fanno?), non è che siano poi questo granchè.

Il primo testo “I quattro veli di Kulala”, tratto ed adattato da uno dei racconti de “Il bar sotto il mare” di Stefano Benni, racconta come Oda salvi la vita a suo marito Doruma riportandogli il sonno, sottoponendosi ad un viaggio estenuante e a prove difficilissime per ottenere i quattro veli di Kulala, spirito del buio.

Al terzo tentativo (quello svolto a luglio) Jo ha sbagliato 4 su 17 domande, al secondo tentativo (quello svolto a maggio dopo le prove ufficiali) Jo ha sbagliato 4 su 17 domande, le stesse, dando la stessa risposta scorretta o una seconda risposta scorretta, e questo significa che le difficoltà di comprensione per lui erano sempre sugli stessi punti e non si è trattato di un errore di distrazione. Se Jo avesse accettato di rileggere il testo passo passo forse ad una o due avrebbe dato una risposta corretta.

Le sue quattro risposte sbagliate:

A2 Come mamma mi è venuto un brivido… ma come ha fatto a sbagliare la A2? Eppure chiedendo conferma a Jo è venuto fuori che “da lì” per lui non aveva alcun senso, la frase diventava incomprensibile e così aveva tirato ad indovinare, tutte e due le volte dando la risposta D (quella corretta è la C) solo perchè parla di sonno.

A3 Se avesse riletto il testo si sarebbe accorto che la risposta corretta era la C ma entrambe le volte ha pensato a tutta la storia nel suo complesso e per lui era ovvio che Oda fosse spaventata per il marito (secondo tentativo) o preoccupata per il marito (terzo tentativo), insomma lo aveva sfiorato un’ombra maligna, come avrebbe dovuto reagire? A Jo manca tutta la consepevolezza che hanno le mogli 😀 quando il marito ha un incubo la moglie tende a rassicurare, sdrammatizzare e mettere di nuovo tutti a dormire perchè la notte è fatta per dormire e recuperare le forze e il giorno per lavorare. Solo leggendo o rileggendo molto attentamente il testo un ragazzino avrebbe notato che Oda rispondeva “”E’ stato solo un brutto sogno”.

A11 Entrambe le volte Jo ha risposto D. Se lui fosse stato Kulala avrebbe dato retta a Oda perchè era una donna coraggiosa. Se avesse riletto il testo, e questa volta erano segnate pure le righe da rileggere, si sarebbe accorto della frase di Oda “…eppure quando ti ho visto dormire non ti ho svegliato, ma ho atteso con pazienza”. Jo ricordava la prima parte “Ho camminato per molto tempo, i miei piedi sono feriti e sono stremata…” non è forse una donna coraggiosa? Comunque la risposta corretta è la B e Jo ha sbagliato.

A14 La risposta corretta è la B “La sua saggezza e la sua esperienza”, Jo ha risposto D.

Il fatto è che per un ragazzino DIS di 10-11 anni la parola “esperienza” non significa ancora nulla. Chiunque abbia lavato a mano tanti panni acquisisce esperienza in ambito di tessuti, qualunque massaia avrebbe riconosciuto il quarto velo. Oda ha esperienza di vita quotidiana, molti ragazzini DIS ne hanno ben poca.

Pazienza 4 su 17 non è una tragedia (il resto della prova è una schifezza!).

Vi do alcune indicazioni su cosa poteva rendere questo testo troppo complicato per un DIS, al di là dei problemi già abbastanza seri dei dislessici per la lettura.

Nel testo ci sono 10 parole straniere che possono confondere o addirittura risultare come buchi neri nella comprensione (più buchi neri-parole non calcolate – e meno comprensione o capacità di ricostruire la storia). Da notare però che i nomi strani fanno effetti diversi sui DIS, i ragazzini abituati a giocare con le carte tipo Yu-gi-oh, Pokemon, Battle Spirits ecc. ecc. sono più propensi ad accogliere i nomi strani come nomi e non come buchi neri, altri hanno bisogno di rileggere il testo molte volte o scrivere su un pezzo di carta a chi o cosa corrisponde quel nome, dopo devono eliminare i dati non necessari per rispondere alle domande. Le parole straniere del testo: Yuele fiume su cui sorge il villaggio di Doruma e Oda, Doruma l’uomo a cui viene sottratto il sonno, Shabunda il diavolo del bosco, Oda moglie di Doruma ed eroina della storia, Chaqui tipo di ghiro, Terené tipo di erba per infusi, Kulala lo spirito del sonno, Yumau il creatore, Alowa le montagne blu che Oda deve scalare, Hakarà bevanda. Provate a togliere tutte le parole straniere e vedete se siete in grado di capire tutto il testo, chi fa cosa.

A1 Come definiresti il testo che hai letto? La risposta corretta è la D “Una fiaba di magia”, ma ci sono anche aspetti d’avventura, basti pensare a tutto quello che deve affrontare Oda, e di drammaticità, Doruma muore se non dorme.

A2 “e da lì gli sfilò via il sonno” a cosa si riferisce lì? La risposta corretta è la C. Se non si conosce il significato “da lì” possono venir fuori degli errori. Ricordiamoci sempre che molti DIS hanno un concetto tutto loro dello spazio e del tempo. Secondo me però era più facile sbagliare scegliendo la A perchè era con le unghie che Shabunda si era preso il sonno.

A3 Come reagisce Oda? La risposta corretta è la C eppure se nel testo non fosse stato specificato si poteva sbagliare con tutte le altre 3 risposte possibili, perchè una donna si preoccupa A e spaventa B, ma una moglie spesso sa cosa fare e quindi si mostra tranquilla D

A4 Perchè Shabunda decide di rubare il sonno di Doruma? La risposta corretta è la C.

Di nuovo se non fosse stato scritto nel testo potevano valere anche le altre 3 risposte, perchè un diavolo ci si aspetti che sia maligno A, dispettoso e cattivo D e faccia tutto questo proprio perchè è un diavolo B.

A5 Cosa significa che l’erba Terené “fa inginocchiare anche gli elefanti”? La risposta corretta è la B… io l’avrei sbagliata. I DIS si immaginano sempre le conseguenze e danno spesso risposte non alla domanda fatta ma ad una propria idea dei fatti, come se da una domanda ne venisse formulata un’altra e poi un’altra ancora. Un’erba che fa addormentare fa perdere le forze D, fa mettere a terra anche un bestione che normalmente dorme in piedi C e stesso motivo inchinare A

A6 A chi sono riferiti i due verbi? Secondo me questa si poteva sbagliare solo per distrazione.

A7 “La cui dimora era al di là delle montagne” a chi si riferisce “cui”? La risposta corretta è la A, se però siete tra i DIS che vedono buchi neri poteva anche capitare di sbagliare.

A8 Perchè è Oda a partire? La risposta giusta è la A, si capisce dal testo, ma se riflettiamo sulla storia è anche vero che Doruma a forza di non dormire dovrebbe avere molto sonno, ed Oda è una donna astuta e coraggiosa, termini che Kulala le attribuisce nel racconto.

A9 Perchè nel bosco di Kulala solo i serpenti si muovono? La risposta corretta è la D eppure secondo me è formulata male la domanda. Non si muovono solo i serpenti, Oda vede solo loro muoversi a terra ma ha visto che ci sono uccelli che non cantano e non si può dare per scontato che non ci siano altri animali silenziosi.

A10 Cosa vuol dire “stremata”? La risposta corretta è la A ma stremata è una parola che potrebbe non essere conosciuta da un DIS, in questo caso sarebbe stato utile il dizionario perchè lo studente potrebbe arrivare alla risposta cercando di usare un metodo di esclusione.

A11 Per quale ragione Kulala acconsente a soddisfare la richiesta di Oda? La risposta giusta è la B, per rispetto Oda ha aspettato che Kulala si svegliasse, ma le altre 3 risposte non sono così male. E’ vero che Oda ha camminato a lungo per arrivare da lui e merita un premio A, è vero che Oda è coraggiosa e Kulala è curioso di vedere come farà a risolvere i quattro enigmi D e diciamo la verità chi non ha pensato leggendo il testo che Kulala pensa che le prove siano troppo difficili per Oda? C

A12 Come riconosce Oda il velo del buio da quello della luce di fuoco? La risposta giusta è la C, la storia è abbastanza coinvolgente e questa parte è più facile da ricordare. Un errore può capitare solo se non si ricorda la sequenza nella soluzione dei quattro enigmi, per distrazione o per non poter rileggere il testo.

A13 Perchè Kulala chiama Oda “donna del fiume”? La risposta corretta è la A, il villaggio di Oda è sul fiume, ma anche la risposta B poteva trarre in inganno, Oda attraversa un fiume per recarsi da Kulala.

A14 Quali sono le qualità che permettono ad Oda di non sbagliare nella scelta del quarto velo? La risposta giusta è la B. A volte i DIS non leggono attentamente le domande e si rifiutano di rileggerle. La domanda specifica le qualità per il quarto velo. Se si pensa in generale a tutti e quattro i veli Oda dimostra anche prudenza A, audacia C e astuzia D.

Oda ha tutte le caratteristiche citate. Ancora una volta i DIS possono andare avanti con le riflessioni lungo dei propri binari e dare risposte a domande non poste.

A15 Nella scelta ei primi tre veli Oda segue uno stesso metodo. Quale? La risposta corretta è la A. Solo la lettura attenta del testo ti fa notare che ogni volta riesce a capire prima qual’è il velo sbagliato, e così si può essere portati a scegliere riflette a lungo B o si affida all’intuizione D. Pensandoci bene B e D sono un aspetto di A.

A16 Chi esce sconfitto al termine del racconto? La risposta giusta è la D, Doruma può dormire finalmente, ma alcuni DIS potrebbero non interpretare la parola “sconfitto” correttamente e pensare che Kulala ha fatto una scommessa con Oda, se Oda sbaglia vince Kulala, mentre se Oda riconosce i veli lui perde. Chi perde è sconfitto.

A17 Quale altro titolo si potrebbe dare al racconto? La risposta corretta è la A. I DIS potrebbero però confondere il titolo del racconto con un titolo da dare ai vari periodi della storia, e così nella parte inziale ha senso “Come Shabunda tolse il sonno a Doruma” B, nella parte centrale “Come Kulala mise alla prova l’intelligenza di Oda” C e alla fine “Come Doruma sfuggi al maleficio di Shabunda” D.

Il secondo testo “Australia, le tartarughe salvate dai ragazzini” è tratto ed adattato da un articolo di Gulmanelli pubblicato su “La Stampa”. Si tratta di un articolo di tipo ecologico-scientifico che racchiude parecchie parole che un DIS potrebbe non conoscere. Poichè è un articolo e non una storia in questo caso i buchi neri creano molte più risposte errate.

In 42 righe ho individuato molti buchi neri e mi stupisco che Jo abbia chiesto alle maestre solo il significato della parola “routine”, io alla sua età, se avessi avuto più coraggio, avrei chiesto il significato di 1/3 del testo… coraggio, di non sentirsi ignoranti o diversi a chiedere cose che per gli altri sembrano scontate.

Al terzo tentativo (luglio) Jo ha sbagliato 9 su 15 domande!!! Di queste 9 a 3 non ha provato neanche a dare risposta, proprio non capiva la domanda. Al secondo tentativo (maggio) aveva sbagliato 10 su 15 domande L.

Sono talmente tante che ci vuole una foto della pagina con i buchi neri, così capite meglio cosa vuole dire per un DIS avere a che fare con un testo di cui non si conoscono le parole o del quale non è possible, per inesperienza, creare nella propria testa delle immagini.

Secondo me la pagina di Jo risultava così…

Immagine 251

Immagine 253

I buchi non rappresentano solo parole che non conosce ma anche parole che confondono (ad esempio parole che hanno più significati) o che non riesce a mettere in relazione con il testo, oppure cose, animali o persone di cui lui ignora l’esistenza o che si è dimenticato (per qualche motivo non sono state ancora memorizzate e archiviate nel cervello nel luogo giusto pur avendole studiate a scuola).

Se Jo avesse visto un documentario invece di leggere un testo avrebbe risposto ad almeno 12 su 15 domande, la cosa mi turba parecchio.

Ogni DIS ha un suo grado di sopportazione dei buchi neri, Jo si stufa e perde interesse verso il testo al terzo buco, significa che alla terza cosa per lui senza senso o incomprensibile, o terribilmente noiosa, decide che non vale la pena sforzarsi tanto e si rassegna ad una lettura superficiale.

Con una lettura superficiale però ha capito solo che a scuola di Kyle hanno messo in atto un programma di salvaguardia delle tartarughe, non ha collegato il fatto che l’acqua del fiume è dolce mentre l’acqua del mare è salata, che all’estuario le due acque si mescolano e l’acqua diventa salmastra, che se c’è poca acqua nel fiume l’acqua del mare occupa lo spazio che un tempo occupava l’acqua del fiume, che i vermi tubuliformi abitano in acqua salata, ecc. ecc. Praticamente non ha capito i 2/3 del testo, ed infatti ha sbagliato 2/3 delle domande e non ha potuto neanche arrivarci per deduzione perchè non ha capito il testo.

Le risposte

B1 Dove vive Kyle? La risposta giusta è A, Jo ha risposto entrambe le volte C, se avesse riletto il testo avrebbe potuto trovare la frase “un villaggio … affacciato su…. uno dei due laghi…” Nonostante i buchi neri avrebbe potuto rispondere correttamente, ma lui non rilegge e così si ricordava che i laghi erano due.

B2 cosa significa routine? La seconda prova non ha risposto mentre alla terza ha dato la risposta corretta che è la B. O si conosce il significato della parola routine o non si può dare la risposta corretta.

B3 perchè la tartaruga si muove con il collo proteso in avanti e a stento? La risposta giusta è la B, il testo lo fa capire, ma Jo ha risposto entrambe le volte C perchè non sa cosa sono le incrostazioni e non ha capito dove i vermi le costruivano, ignora cosa sia il carapace.

B4 “La conseguenza è fatale” qual’è la conseguenza? Risposta giusta C

B5 Come dovrebbe essere il fiume per consentire alle tartarughe di vivere? La risposta giusta è la B e Jo entrambe le volte ha segnato C, perchè non ha capito che l’acqua se è dolce non permette al verme marino di vivere, per lui l’acqua dove vivere in pace è limpida e calma.

B6 Quello che succede alle tartarughe dipende da? La risposta giusta è la A mentre Jo alla terza prova ha segnato D (aumento dei predatori) e alla seconda prova la C (crescita delle dimensioni delle tartarughe… ? avrà capito che cresce grazie alle incrostazioni? Non lo so), comunque con una lettura non abbastanza attenta ci si poteva confondere e pensare che il cambiamento dell’ambiente fosse dovuto all’attività dei pescatori B, anche se il testo diceva “agricoltori e allevatori”

B7 e B8 Jo non ha potuto rispondere a nessuna delle due domande nè al secondo nè al terzo tentativo,  ed immagino sia stato così anche a scuola, proprio perchè non ha capito nulla della vita dei vermi marini. Non dare la risposta vale come risposta sbagliata. Le risposte corrette erano B e C.

B9 “Una volta liberate” Liberate si riferisce al fatto che i ragazzi…

La risposta corretta è la D e Jo al secondo tentativo aveva scritto la risposta giusta, invece al terzo si è confuso di nuovo e ha scritto B… perchè lasciare andare le tartarughe è conseguenza del fatto che ormai le hanno liberate dalle incrostazioni, stessa cosa poteva valere per C, la vasca d’acqua dolce fa parte del processo generale di pulizia delle tartarughe.

B10 Perchè i ragazzi trasferiscono le tartarughe più a monte? Risposta corretta B, Jo ha sbagliato tutte e due le volte segnando C, ormai si era convinto che l’acqua dovesse essere pulita (anche dal sale).

B11 chiede di sostituire la parola “in effetti”. La risposta corretta è “infatti” D, non ho idea di cosa abbia risposto Jo a scuola, la seconda volta ha crociato la B e la terza volta ha crociato la B per poi correggere e scegliere la risposta corretta.

B12 Il programma scolastico di cui si parla consiste nel? La risposta corretta è C ma è implicito che i ragazzi imparano a prendersi cura degli animali B e vedono con i loro occhi le condizioni del fiume D.

B13 “questo non è che uno degli effetti più evidenti…” quale effetto? Risposta corretta C, penso sarebbe stato improbabile dare altra risposta.

B14 …..leggendo questa informazione ti viene da pensare che si tratti di un dato… La risposta corretta è B. Di nuovo Jo è cascato nella sua difficoltà di comprendere il testo. Non ha capito che quelle sono tratarughe di acqua dolce e se vivono in ambienti salati rischiano la vita grazie ai vermi marini. Non ha capito che il termine “salinità” è un male in questo contesto, e forse non ha capito neanche cosa significhi “10 volte superiore rispetto”. Al terzo tentativo ha preferito non rispondere, al secondo aveva scelto C.

B15 Tra le seguenti informazioni sul fiume, qual’è più utile per capire il testo che hai letto? La risposta corretta è D e Jo non ho capito perchè ha segnato al terzo tentative B quando al secondo aveva crociato la risposta corretta.

Finisce qui? A me non sta bene! Non mi va giù.

Cosa sarebbe accaduto se a scuola avessero parlato del programma di salvaguardia delle tartarughe prima della prova Invalsi e non dopo? E già perchè Jo alla fine del quarto tentativo, fatto oggi, mi ha confessato che a scuola ne hanno parlato, ma lui ormai aveva staccato la testa e non si ricordava più nulla.

Son proprio una madre rompiscatole ma se non si sperimenta non si capisce. Oggi in spiaggia ho fatto un disegno semplice semplice sulla sabbia raccontando a Jo che l’Australia è un continente a forma di isola, quindi circondato dal mare, che il Murray scorre in mezzo al continente e sfocia come tutti gli altri fiumi nel mare, che in ogni fiume del mondo scorre acqua dolce, mentre nel mare scorre acqua salata, che all’estuario del fiume si incontrano le due acque e l’acqua è un pò salata (salmastra) perchè si mescola. Ho anche raccontato che le tartarughe di cui si parla nel racconto sono d’acqua dolce, che il fiume porta sempre meno acqua, sia perchè serve agli agricoltori sia per via della siccità e dei cambiamenti climatici ambientali dovuti all’effetto serra, che scorrendo poca acqua nel fiume nell’estuario l’acqua del mare è penetrata sempre più su rendendo in quel punto l’acqua del fiume molto salata. Poi gli ho raccontato che nel mare ci sono vermi a forma di tubo che creano casette che assomigliano al guscio delle uova (calcaree) ma che diventano durissime e pesanti quando sono tante, gli ho chiesto di pensare al film animato “Giù per il tubo” perchè non potendogli far vedere un documentario l’unico ricordo che poteva associare era quello del protagonista del film che cerca di scrostare le pareti della barca dalle casette dei vermi, e che i vermi marini vivono nel mare, cioè nell’acqua salata. Infine ho fatto lo schizzo della sagoma di una tartaruga, dicendogli che la corazza si chiama carapace, che la tartaruga ha bisogno della corazza per difendersi, ma se i vermi costruiscono le incrostazioni sulla corazza le tartarughe non possono arrivare a togliersele, e che se i vermi costruiscono le incrostazioni intorno alle aperture per gli arti la tartaruga non può più tirare dentro testa e arti per difendersi dai predatori, e che infine tante incrostazioni pesano terribilmente.

Questa spiegazione è durata 3 minuti.

Tornati a casa ho letto il testo a Jo con le giuste intonazioni e gli ho chiesto di rispondere alle domande per l’ultima volta… sì mi ha mandato a quell paese, ha ragione, ma abbiamo fatto uno scambio di favori che ha rintenuto ragionevole per prestarsi ancora una volta alle mie sperimentazioni.

Risultato? Considerate che aveva fame e che non vedeva l’ora di mettere le mani sull’oggetto promesso…  considerate anche che non si ricordava le domande nonostante le avesse viste per la terza volta pochi giorni fa. In meno di 10 minuti Jo, rifiutando ancora una volta di rileggere il testo o di farselo rileggere, ha dato 12 risposte corrette su 15, rispondendo correttamente senza pensarci troppo anche alle domande che nei primi tre tentativi aveva dovuto saltare per incomprensione. Se avesse riletto il testo non avrebbe fatto i 3 errori. Ha sbagliato la B1 perchè nella sua testa una casa sul fiume è automaticamente una palafitta, la B9 che confonde i disortografici rileggendo il testo e che se avesse avuto più tempo avrebbe scritto correttamente come al terzo tentativo, e la B11 che sempre per una difficoltà di disortografia avrebbe segnato correttamente riflettendo un pò iù a lungo.

Cosa ho dimostrato?

  • che il numero di volte che viene letto il testo non migliora il risultato
  • che leggere per un DIS non è la stessa cosa di ascoltare e soprattutto di vedere
  • che i DIS senza dizionario non possono immaginare le situazioni nella loro testa se non conoscono le parole e le situazioni
  • che spiegate correttamente le situazioni i DIS possono rispondere correttamente all’80- 90% delle domande, e che se hanno serenità e tempo a disposizione anche al 100% delle domande.
  • che i DIS non ricordano e non memorizzano le cose spiegate senza dimostrazioni ed emozioni o noiose.
  • che se faccio fare la prova a Jo 15 volte ogni volta viene fuori un risultato diverso e mi ripudia come madre 😀

Cosa è cambiato veramente tra la prova a scuola è l’ultima? E’ cambiato che gli ho spiegato, come poteva essere più comprensibile per un DIS, come si svolge la vita delle tartarughe all’estuario del fiume Murray. La vita delle tartarughe all’estuario del fiume Murray che io sappia non è un argomento che viene studiato nel programma scolastico.

Secondo l’Invalsi la scuola e le maestre dovrebbero essere giudicate nel loro operato grazie al fatto che mio figlio non sa nulla di tartarughe? Ma stiamo scherzando?

Invito chiunque abbia voglia di sperimentare, e arricchire le mie osservazioni con le sue, a sottoporre il figlio di quinta elementare due volte alla prova riguardo questo secondo testo. La prima volta esattamente come la prova impone, fa tutto vostro figlio, dopo un pò di giorni la seconda volta spiegandogli prima, in maniera sintetica ma semplice e chiara, come si svolge la vita delle tartarughe all’estuario del fiume Murray e leggendogli voi il testo. Poi fatemi avere i risultati aggiungendo poche informazioni che saranno molto più interessanti, riguardo al testo, delle domande del questionario dello studente, cioè: lo studente vive vicino ad un fiume e ogni tanto lo osserva? Vive vicino al mare e ogni tanto lo osserva? Ha visto, toccato ed osservato una tartaruga di media dimensione? Vede frequentemente documentari?

Perchè queste situazioni per un DIS fanno veramente la differenza!

La seconda parte della prova riguarda le domande di grammatica… bè Jo è disortografico, non mi aspettavo nulla di più di quello che ha fatto, però per un disortografico è ridicolo rispondere a questa parte della prova perchè le probabilità che sbagli senza poter consultare i sistemi compensative è altissima. Ha sbagliato 6 su 10 domande.

Premetto che quest’anno non ho fatto nulla per agevolare Jo in grammatica e farlo compensare, non volevo che tanti sacrifici e sforzi potessero mettere in dubbio la sua disortografia ai test per i DSA.

C1 Individuare dove va messa la lettera h.  Jo ha fatto un errore la seconda volta e 3 errori la terza volta, il tempo non dimostra che la regola venga memorizzata, anzi, che ogni volta tira ad indovinare. Ci vuole un metodo diverso da una scheda da consultare o dalla ripetizione per ricordarsi quando mettere e quando non mettere la h.

C2 Completare la frase. Jo ha risposto sempre correttamente (A) ma i DIS possono confondersi pensando alla situazione in generale e rispondere quello a cui stanno pensando e non alla domanda fatta. Così ritagliare istantaneamente fa pensare alle forbici B, al lavoro che deve essere svolto con precisione ed attenzione C.

C3 Individuare quail parole sono nomi e quail non lo sono. I disortografici confondono a volte gli aggettivi come nomi. La seconda e la terza volta hanno dato due risultati differenti.

C4 Inserire nella frase alcune parole prese da una lista. Questa l’ha fatta giusta ogni volta. Non è difficile, basta avere tempo per rifletterci un pò su.

C5 Mettere la punteggiatura mancante. I disortografici ignorano l’esistenza della punteggiatura per i discorsi diretti, perchè la considerano superflua 😀 Jo ha saltato tutte le virgolette.

C6 individuare la parola intrusa. La risposta giusta è la C e Jo la sapeva… strano.

C7 individuare che “meditando” è una cogniugazione del verbo meditare. Non c’è la scelta multipla e Jo non ha risposto perchè non ha capito la domanda.

C8 individuare quale forma verbale non da indicazioni sulla persona. Jo ha risposto correttamente ma ci ha messo un bel pò a capire cosa significa “non ti fornisce indicazioni sulla persona del verbo”

C9 in una lista di parole tutte terminanti in –oso cosa il suffisso aggiunge alla parola base. Jo non ha risposto.

C10 segnare le parole invariabili tra quelle date. Il risultato di Jo è dubbio.

Continuo a chiedermi perchè fossero così contente le sue insegnanti; solo perchè non si è rifiutato di compilare la prova e di consegnarla?

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