Pensate di avere un figlio DIS, o di essere voi stessi DIS, o entrambe le cose… avete osservato il vostro secondogenito (terzo, quarto, quinto figlio) per lungo tempo ed avete notato diversi segnali, che gli altri ignorano, che vi fanno pensare che sia DIS anche lui, poi avete visto alla materna che certi aspetti sono comuni ai DIS, ad esempio bambino ad alto bisogno, bambino con bisogno di muoversi e sfogarsi, bambino con difficoltà di linguaggio. Iniziano le scuole elementari ed il vostro bambino sveglissimo, intelligentissimo e capacissimo non legge e non riconosce i numeri.

Ci siete già passati, non si parla di DSA fino alla fine della seconda elementare, quando è evidente che da soli non compensano e non riescono a leggere e far di conto automaticamente, non si parla ma intanto si vive un anno e mezzo nello sconforto, vostro e di vostro figlio, e nelle incertezze degli insegnanti che provano tecniche di tutti i tipi ottenendo risultati apprezzabili che poi spariscono senza spiegazioni.

Avete una scelta da fare difficile. Non tutti i bambini che non leggono automaticamente sono dislessici e non tutti i bambini che non contano automaticamente sono discalculici. I primi due anni di scuola sono fondamentali, i primi sei mesi di scuola sono fondamentali. Recuperare in terza elementare fa vivere il DIS l’eterna sensazione di essere indietro, inadeguato, sbagliato.

Se poteste scegliere di agire subito, lavorare insieme a vostro figlio e agli insegnanti, alla logopedista, per far sì che vostro figlio DIS, nonostante le sue difficoltà, legga entro la fine del primo anno scolastico, legga facendo grandi sforzi ma abbastanza bene per non rientrare nei parametri medici dei dislessici, agireste? Oppure aspettereste di dimostrare che le difficoltà ci sono tutte e che bisogna urgentemente avere una certificazione per proteggere lo studente a scuola e nella vita?

Non sto dicendo che un bambino DIS con adeguato e mirato esercizio non è più DIS, sto dicendo che i DIS aiutati sin da subito hanno enormi capacità di compensazione, che vengono usate con dispendio enorme di energie (loro e di chi sta intorno), ma che possono fare la differenza in classe.

Scegliereste di aiutare sin da subito, preventivamente, vostro figlio DIS con il rischio che in terza elementare le sue difficoltà siano talmente nascoste dalle sue abilità da non ottenere la certificazione e l’aiuto (o la protezione) che merita, portando vostro figlio in uno stato continuo di angoscia da prestazione scolastica, o preferireste non agire fino al riconoscimento dei disturbi ma con il rischio che rimanga per sempre indietro, e l’angoscia da prestazione diventi anche depressione?

Non ho la risposta giusta, forse non c’è una risposta giusta, ma è una questione su cui ogni genitore ed ogni insegnante dovrebbe fare i conti sin dalla scuola materna.

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La scelta difficile. Cosa fareste? by Francesca is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 4.0 International