Dedicato ad Alessio
La ripetizione continua imposta ai bambini disgrafici non li aiuta nè a scrivere nè a disegnare meglio. Se il movimento è scorretto o ingestibile provoca dolore acuto, e nessuno impara volentieri soffrendo.
Al contrario un movimento corretto, che non provoca dolore, tensione e stress, si impara velocemente e non ha bisogno di continua ripetizione.
Quando un bambino si rifiuta categoricamente di esercitarsi bisogna chiedersi se l’esercizio che gli abbiamo commissionato è piacevole, indolore e porta frutto.
Perchè un bambino non è interessato al disegno, alla costruzione, al creare e a giocare? Ha altri interessi o i risultati sono talmente stancanti ed insoddisfacenti da negarli e tenersi alla larga da alcune attività?
Prova a metterti nei panni di un bambino disgrafico.
Cosa sente? cosa prova? quanto è difficile? riesci, come nelle condizioni del video, a fare qualsiasi cosa senza che si trasformi in un incubo? I disgrafici fanno tanta tanta fatica e sono stanchi di sentirsi dire che non si impegnano. Prova a vivere così un’intera giornata, son sicura che non ti lamenterai più così tanto che tuo figlio, il tuo alunno, non vuole fare continuamente esercizio.
I DIS possono essere creativi in tanti modi diversi, solo alcuni sono interessati alle attività manuali, gli altri si dedicano ad altri interessi, ad esempio alla recitazione (sono tanti gli attori DIS), però è un diritto di tutti poter usare le mani ed imparare grazie al tatto. Un bambino ha il diritto di rinunciare a qualcosa se, messo nelle condizioni migliori di divertirsi, imparare e sperimentare cose nuove, trova quella cosa noiosa, sgradevole e priva di interesse. Se le sue mani sono bloccate non è nella condizione migliore.
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