Sarà che era periodo di INVALSI, sarà che sta finendo l’anno scolastico, sarà che dentro la scuola non c’è coordinamento ma la richiesta di incontro con referente di classe e referente DSA, che mio marito ed io abbiamo chiesto settimane fa per trovare strategie comuni e far fronte alla situazione di Jo, non è stata accolta… neanche un cenno scritto. Ci è arrivato il solito contentino che si da ai genitori: qualche volta i compiti scritti dalla prof sul diario e niente più idiozie del tipo di togliergli i fogli aggiuntivi per fare i calcoli nelle verifiche, o la pretesa che perdesse minuti preziosi per memorizzare i calcoli!!! Genialata micidiale che lo ha fatto crollare nella verifica dell’unica materia che amava e nella quale andava benissimo… APPLAUSO! Amava… già perchè dopo aver fallito in una cosa che sapeva abbiamo messo in dubbio anche le certezze… COMPLIMENTI! Doppio applauso!

Non siamo soddisfatti, mi è toccato di nuovo cercare strategie da sola. Se a scuola pensano che basti mettere in mano ai DSA i formulari quando fanno comodo (a chi?) e toglierli sempre quando fa comodo (a chi?) non hanno capito nulla e non otterranno nulla da questi ragazzi, tutti a rischio di abbandono scolastico, mio figlio compreso. Se a scuola pensano che dare la possibilità a questi ragazzi di parlare 2 volte l’anno con la psicologa scolastica sia sufficiente per smuovere la loro anima non hanno capito nulla. C’è un lavoro da fare profondo per ogni studente. A chi compete? Compete a tutti noi trovare soluzioni.

E così l’altro giorno, dopo che una professoressa ha messo in discussione che la mia firma fosse stata falsificata da Jo, e si è spulciata tutto il quadernino delle comunicazioni prima di ammettere che era proprio la mia ( 😯 Sono DISGRAFICA!!!! per me le lettere sono disegni e firmo come quando firmavo ad 8 anni! Non sono mai diventata grande e non me ne vergogno!!!! 😀 ), mi è tornata forte la sensazione che sarebbe più semplice se Jo facesse la scuola familiare…. via i problemi di incomprensione con i prof, via quelli con gli altri studenti, via le tensioni sull’orario…. via tutto, purtroppo anche una facile possibilità di relazionarsi con il mondo esterno.

Ho sognato di nuovo ad occhi aperti. Ho visto i DIS lasciare la scuola per altre scuole, per altre forme di apprendimento, per abbandono. Li ho visti cercare un ambiente umano in cui sentirsi a loro agio.

Invece di sentirmi felice ho provato una grande tristezza. La nostra scuola in fondo è un piccolo paradiso, ma penso a tutte quelle scuole in Italia che fanno mobbing per far sì che gli studenti vadano altrove, penso ai genitori testardi che hanno paura di cambiare e finire peggio, alle loro estenuanti lotte per ottenere comprensione, informazione e giustizia, penso ai ragazzi che comunque ci vanno di mezzo. Penso alle scuole che rimarranno senza DIS… che ne sarà di loro? intendo le scuole perchè i DIS le soluzioni le troveranno. Le scuole senza DIS diventeranno ancora più caserme? Gli insegnanti smetteranno di mostrare creativamente agli alunni visto che si pretenderà di fare tutto sui libri?

Se avete in classe un DIS tenetevelo caro. E’ un dono prezioso.

E siccome i DIS sono alunni difficili ecco un testo dal vecchio blog di Maestra Wanda, molto bello.