Lo svolgimento di una espressione matematica, semplice, che viene insegnata in quinta elementare e in prima media, richiede una certa concentrazione nell’esecuzione. Fanno errori tutti i DIS, non solo i discalculici. Questi errori, che gli insegnanti scambiano per errori di distrazione, sono dovuti ad una difficoltà di gestione dello spazio, ad una difficoltà di visione ai margini del campo visivo, alla perdita dell’orientamento quando lo sguardo si sposta dal libro al quaderno, da sx a dx e dall’alto al basso del foglio, dalle macchie create con la penna cercando di cancellare gli errori.
Un’espressione non si risolve da sx a dx, nè da dx a sx, ma segue un ordine logico in cui le parentesi e il tipo di operazione indica cosa fare prima, cosa dopo ecc. ecc. E’ come guardare da lontano una coreografia di un ballo che coinvolge molti ballerini. Ogni movimento porta ad un nuovo passo di danza con ballerini prima rimasti fermi.
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